Gravina (ph Social)

Gabriele Gravina, numero uno della Federcalcio italiana, ha parlato a Radio 1. Queste le sue parole per quanto riguarda la situazione attuale del calcio pervasa dall'emergenza Coronavirus:

“Il campionato sta andando bene. Mi sembra un campionato avvincente che sta dando anche qualche sorpresa. Ma è privo di quell’elemento essenziale che è il tifoso. Stiamo guardando uno spettacolo monco. Per quanto tempo andrà così? Non lo so. Speriamo presto, magari verso il 6-7 gennaio quando sembra potrebbero riaprire anche gli impianti per sciare. Anche noi del calcio saremo più contenti e ci sarebbe molta più serenità per tutti”.

E ancora sugli stadi: “Stadi di proprietà e richiesta allo Stato? Sì, se vogliamo un calcio diverso, moderno e capace di confrontarsi con la realtà europea. Non avere gli stadi, che sono i luoghi di aggregazione, penso sia davvero una sfortuna per il mondo del calcio e per lo sport”.

“Se la pandemia potrà dare un cambio di mentalità anche al calcio? Noi tutti stiamo riflettendo. Vedo già alcuni segnali evidenti. Alcuni momenti positivi che il calcio sta già vivendo magari sono oscurati dalla pandemia stessa e dalla sofferenza, ma vedo un calcio che sta crescendo. Sta guadagnando idee e una nuova progettualità. Sono convinto che dopo la pandemia avremo una visione migliore”.

“Bearzot? Lo ricordo con gioia. Ho avuto la fortuna di viverlo in diretta quando lui era presidente del settore tecnico e io ero vicepresidente. Un maestro, un riferimento”, ha ricordato Gravina. “Credo che il ripristino di una borsa di studio a suo nome sia giusto. Abbiamo il dovere di tutelare un simbolo come lui”. “Paolo Rossi e il titolo di capocannoniere in suo nome? Dipende dalla Lega Serie A ma sarebbe un bel gesto”.

Sulla Nazionale: “Mancini sta raccontando una nuova storia agli italiani. Ci sta coinvolgendo tutti. Gli siamo grati come siamo grati a chi sta dando un contributo a questa nuova storia. Aldilà del risultato sportivo c’è entusiasmo. Questa Nazionale sta dando grande entusiasmo e cattura le persone. La Nazionale si fa voler bene dai tifosi”. “Rinnovo Mancini? Nessuna deadline. Sono sicuro che troveremo a breve le condizioni per il suo rinnovo”. Sull’Europeo: “Itinerante? Per ora credo proprio di sì e rimarrà tale. Tutti si stanno organizzando e abbiamo contatti continui. Ad ogni incontro tutti stanno facendo il loro lavoro. Non ci sono ipotesi di cambiamento”.

Sulla Serie C: “Stiamo parlando di una risorsa importante per il calcio italiano. Ma serve una riforma che coinvolga tutti. La Serie C sono convinto debba essere considerata e sono sicuro possa dare il suo contributo per la formazione di giovani talenti”. “Il primo annuncio che farò dopo 22 febbraio se sarò nominato di nuovo sarà una riforma del calcio”.

 

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