Un altro Europeo per l'Italia

Le indicazioni dunque, anche in questa partita non sono mancate, sia da chi ha giocato dall’inizio che dai subentrati. Spalletti dovrà farne tesoro e avere il coraggio di cambiare. Resettare tutto e ripartire da capo non è un qualcosa di impossibile, neanche a torneo in corso. Basti pensare all’Italia di Bearzot nell’82, diventata Campione del Mondo dopo un avvio non esaltante, o al Mondiale del ‘94, dove raggiungemmo la finale dopo il ripescaggio. Bisogna dunque ripartire dall’entusiasmo scaturito dalla rete nel finale di Zaccagni e dalla voglia di rivalsa contro il nostro avversario, la Svizzera. Seppur non in maniera diretta, è stata proprio la nazionale elvetica ad eliminarci dal Mondiale. Il primo posto nel girone di qualificazione ha costretto gli azzurri allo spareggio che sappiamo tutti com’è andato a finire. L’avversario resta comunque alla portata e un altro assist potrebbe arrivare dal tabellone, che potrebbe portare tutte le avversarie più ostiche dal lato opposto, agevolando il cammino dell’Italia quanto meno verso la finale. Non ci resta che aspettare e vedere, rimanendo fedeli al mantra Spallettiano: “Uomini forti, destini forti. Uomini deboli, destini deboli. Non c’è altra strada”.

 

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