Il campionato di Serie A è fermo per la pausa delle Nazionali con l'Italia di Luciano Spalletti reduce dalla vittoria contro la Francia per 1-3 del “Parco dei Principi” di Parigi e che lunedì affronterà Israele nella seconda giornata della nuova edizione della Nations League. Intanto il vulcanico giornalista di fede bianconera, Sergio Vessicchio, in un video pubblicato sul proprio canale YouTube ha preso nuovamente di mira l'Inter paragonando i nerazzurri al Mostro di Firenze. 

Festa Scudetto Inter
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Vessicchio e il suo attacco all'Inter

“Se si pensa ad un Mostro, mi viene in mente il Mostro di Firenze, Pietro Pacciani. Ma io invece ho capito chi è il vero mostro: è colui che distorce la realtà, aggredisce verbalmente gli avversari e i nemici, cambia il senso delle frasi, delle parole e dei fatti. Questa mostruosità di interpretazione, di buttarla in caciara quando si vogliono colpire i nemici è un comune denominatore della piaga sociale che abbiamo individuato nella ex squadra di calcio, fallita, cioè l’Inter. Una squadra che fanno restare nel campionato di Serie A falsando totalmente la stagione.

 

Vessicchio paragona l'Inter al Mostro di Firenze

Questa feccia che si aggrega intorno ai colori nerazzurri si trova in una situazione molto particolare a livello di legalità: in particolare, buttano fango e veleno sul prossimo e soprattutto sulla Juventus. Il loro modo di agire è mostruoso, come quando Pacciani aggrediva le sue vittime: considerano vittime le persone a cui devono rivolgersi, vittime dei loro soprusi intellettuali e delle loro frustrazioni. I sostenitori di quella squadra vengono identificati in personaggi che fanno della menzogna e delle fake news il loro modus operandi“.

Il Mostro di Firenze quindi è un tifoso dell’Inter, con un volgare accento toscano, che dice le bugie, che offende le persone, che butta fango, che ha precedenti penali per truffe. Il Mostro di Firenze, ad esempio, è quello che dice ‘vabbé ma i passaporti di Recoba… lo facevano tutti…’. Oppure dice che l’Inter non ha condanne in tribunale, mentre la Juve sì: e invece è il contrario. O è colui che vorrebbe equiparare la questione Suarez ai passaporti di Recoba: ma Luis Suarez non ha mai giocato nella Juventus. Dobbiamo ancora continuare?

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