La scorsa estate il calcio italiano ha vissuto l'ennesimo momento critico e non solo per gli strascichi della vicenda legata ai bilanci della Juventus, ma anche perché altre due società di piazze importanti come Genova e Reggio Calabria hanno rischiato di vedere sparire il proprio nome dalla storia. Rispettivamente la Serie A con la Sampdoria e la Reggina in Serie B, hanno reso le cose complicate alle due leghe per i debiti accumulati rendendone difficile se non impossibile l'iscrizione ai campionati di appartenenza.

A margine della riunione della Lega Serie A che ha visto Casini svelare le date della Supercoppa, si é parlato anche di nuovi provvedimenti che possano evitare alle squadre di indebitarsi e non poter fare fronte all'iscrizione al campionato di competenza nell'annata calcistica successiva. 

Sampdoria e Reggina, i casi spinosi dell'estate italiana 

Ventesimo e ultimo posto in Serie A nella stagione 2022/2023 con soli 19 punti conquistati in 38 partite, risultato che ha sancito la retrocessione in Serie B. Questo é stato il verdetto della Sampdoria che però la sua partita più importante l'ha dovuta giocare fuori dal campo rischiando il fallimento, prima del passaggio di consegne societario da Massimo Ferrero alla coppia di investitori composta da Andrea Radrizzani e Matteo Manfredi che hanno permesso l'iscrizione all'attuale annata del campionato cadetto.

Situazione simile ma con un esito molto meno felice, é accaduta alla Reggina. I calabresi hanno chiuso la scorsa stagione nel secondo campionato nazionale al settimo posto dopo il passaggio di mano tra Luca Gallo e Felice Saladini, con l'ingaggio dell'attuale tecnico della Salernitana Filippo Inzaghi in panchina. Il turno preliminare dei playoff perso contro il Sudtirol é solo il primo segnale di quello che avverrà nei due mesi successivi. 

A causa dei debiti accumulati da Saladini e dal suo socio, la società amaranto viene esclusa dal campionato di Serie B e costretta a ripartire dalla Serie D in questa stagione col nome di LFA Reggio Calabria, nonostante la cessione delle quote all'imprenditore Manuele Ilari

Andrea Pirlo
Pirlo in partita

Serie A, niente casi Sampdoria e Reggina

Come riportato da Calcio e Finanza, la Serie A ha avanzato una proposta per evitare nuovi casi in stile Sampdoria e Reggina. Il presidente Casini ha espresso la volontà di imporre il blocco del mercato e di assegnare punti di penalizzazione alle società che risultino indebitate: 

Abbiamo affrontato diversi temi, tra le decisioni più importanti abbiamo trattato la questione delle licenze nazionali che sarà discussa in consiglio federale. La Lega ha avallato il testo e ha apprezzato la direzione verso una maggiore attenzione sul tema della sostenibilità-economica. L’assemblea all’unanimità ha suggerito di proporre sanzioni sportive nell’ipotesi in cui determinate squadre si trovino ad adottare degli strumenti previsti dalla crisi d’impresa.

Nelle licenze nazionali è già previsto il blocco del mercato. La Serie A suggerirà di adottare sanzioni sportive, come la penalizzazione, a voler ribadire un segno di maggior vigore per assicurare la competitività. Le licenze prevedono, rispetto a quello che era il sistema vigente, un inasprimento dell’indicatore di liquidità, del costo del lavoro allargato e dell’indebitamento. Da un lato c’è l’innalzamento della misura e dall’altro un sistema di blocco del mercato parziale o totale in base alla situazione delle singole squadre. Se c’è solo il mancato rispetto di un criterio c’è una sanzione, se c’è anche il mancato rispetto di altri criteri si può arrivare al blocco del mercato.

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