Nello scorso dicembre, Lance Armstrong era finito nell'occhio del ciclone per alcune dichiarazioni rilasciate ad un podcast americano e relative alla sua grande truffa sportiva: “Si trattava di ingannare il sistema. L’ho sempre detto e posso dirlo ancora: sono stato testato 500 volte e non ho mai fallito un test antidoping. Non è una bugia. Questa è la verità. Quando ho fatto la pipì e poi l’hanno analizzata, era ok. La verità è che alcune di queste sostanze, soprattutto quella che era la più benefica (l’Epo, ndr), avevano una “durata” di quattro ore. Alcune sostanze, come la cannabis, hanno una “durata di vita” molto più lunga. Puoi fumare una canna, andare al lavoro e risultare positivo due settimane dopo, perché la ‘shelf life’ è molto più lunga. Con l’Epo, hai una ‘shelf life’ di quattro ore. Lascia il corpo molto rapidamente”.

Tadej Pogacar
Pogacar

Le parole di Armstrong su Pogacar

A distanza di qualche mese, l'ex ciclista texano è ritornato a parlare in pubblico ed ha criticato apertamente Tadej Pogacar che sta dominando il Tour de France e si appresta a vincere la sua terza maglia gialla: “Eviti di scattare ogni volta se non vuole si alimentino speculazioni… così spinge solo a parlare di doping…Quell’accelerazione non era assolutamente necessaria… Se c'è qualche speculazione questo atteggiamento di certo non aiuta. Oltretutto. Non si fa amicizia con il gruppo o con i giornalisti: gli consiglierei di calmarsi un po'”. 

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"A volte devi anche pensare alla percezione che gli altri hanno di te… Anch'io sono stato nella sua posizione. Poi mi hanno anche dato una pacca sulla spalla per dire che non era necessario, di evitare…" ha concluso Armstrong

 

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