Per il momento le Olimpiadi di Parigi 2024 per il Team Italia si stanno rivelando a dir poco agrodolci e piene di polemiche; nonostante la posizione salda nella top 10 del medagliere non sono poche le medaglie mancate, in molti casi anche per demeriti degli arbitri che stanno diventando protagonisti assoluti di questa edizione dei Giochi olimpici.

Restando nella scherma sono finite su tutte le prime pagine dei principali quotidiani sportivi internazionali le proteste del responsabile tecnico della nazionale italiana di fioretto, Stefano Cerioli, dopo le sconfitte di Arianna Errigo prima e di Filippo Macchi poi, con lo schermidore toscano che è stato sconfitto all'ultima stoccata nella finale del fioretto maschile, match per il quale la Federscherma ha già presentato ricorso ufficiale al CIO.

La stessa portabandiera dell'Italia si era sfogata ai microfoni della Rai subito dopo la sua sconfitta nella quale ha tenuto a ribadire che l'ultima stoccata era la sua.

Il grande successo nella spada femminile a squadre: chi non molla mai vince sempre

Rossella Flamingo, Alberta Santuccio, Giulia Rizzi e Mara Navarria nella serata di ieri hanno vinto 30-29 una finale olimpica che definire al cardiopalma è riduttivo.

Si sono battute contro le padroni di casa in un Grand Palais gremito che ad un certo punto, nel momento di massimo vantaggio delle francesi, ha addirittura cominciato ad intonare la marsigliese, diminuendo di volume ad ogni stoccata delle azzurre.

Dopo le tante sconfitte nel singolo arriva finalmente una medaglia d'oro per la scherma italiana, che era inspiegabilmente a secco di ori in questa edizione dei Giochi.

Curioso come dopo essere state tutte sconfitte nel singolo al minuto supplementare le ragazze italiane, con le unghie e con i denti, abbiano portato a casa l'oro nella finale a squadre femminile proprio nel minuto supplementare, con Alberta Santuccio che dopo l'ultima stoccata si è lasciata andare ad un urlo liberatorio che rappresenta l'essenza delle Olimpiadi e della gioia derivante da anni e anni di allenamenti e sacrifici compiuti per ottenere quella medaglia.

Menzione speciale per il fatto che questo oro della squadra femminile della spada rappresenta il primo oro olimpico nella scherma italiana ottenuto in una disciplina che non sia il fioretto, specialità italiana storica.

Rossella Fiamingo, Giulia Rizzi, Alberta Santuccio e Mara Navarria
Rossella Fiamingo, Giulia Rizzi, Alberta Santuccio e Mara Navarria (ph. Image Sport)

Ma quali sono le differenze fra le varie discipline della scherma? In cosa differiscono fioretto, spada e sciabola?

La scherma è uno sport storico da sempre presente nel programma delle Olimpiadi, è l'unico sport olimpico di combattimento dove non è consentito il contatto con il corpo e ha origini antichissime; infatti le prime testimonianze risalgono a più di 3.000 anni fa.

La scherma si pratica su una pedana lunga 14 metri e larga circa 2, gli incontri individuali si strutturano in 3 round dalla durata di 3 minuti ciascuno o fino a che uno dei due atleti non infierisce 15 stoccate al suo avversario; in caso di parità alla fine dei tre round gli schermidori si contenderanno la vittoria tramite la stoccata decisiva avendo 1 minuto supplementare di tempo; per i calciofili una sorta di golden goal a tempo.

Nelle gare a squadre invece gli atleti si scambiano ogni 5 stoccate per entrambe le squadre, anche qui se si arriva in parità alla fine dei tre round la vittoria viene decisa per stoccata decisiva.

Dal secolo XIX la scherma si è divisa in 3 discipline differenziate dall'arma utilizzata: fioretto, spada e sciabola.

Fioretto

Il fioretto è la disciplina più in voga nella scherma moderna, è un arma leggera (pesa circa mezzo kg), lunga 110 cm; la lama è lunga 90cm, è abbastanza flessibile e ha una forma trapezoidale.

Per fare punti nel fioretto è necessario colpire con la punta dell'arma l'area bersaglio, ovvero il torso dell'avversario, prima che questo lo faccia a sua volta: in caso di stoccata in bersaglio non valido non vengono assegnati punti.

Spada

La spada ha più o meno le stesse dimensioni del fioretto, lunga 110 cm e larga 90 differisce dal fioretto solamente per il peso maggiore, che corrisponde a 0,77kg e la rende l'arma più rigida fra tutte.

L'obbiettivo nella spada è fare punti colpendo con la punta dell'arma qualsiasi zona del corpo dell'avversario e vengono considerati validi anche i colpi simultanei.

Essendo che la zona da colpire differisce molto da quella del fioretto gli schermidori specializzati nella spada tendono a mantenere una posizione più eretta e verticale poiché una posizione simile a quella che viene adottata nel fioretto (busto in avanti e gambe flesse) renderebbe gli stessi troppo esposti alle stoccate avversarie.

Sciabola

La sciabola è la più piccola fra le armi della scherma, misurando 105 cm di lunghezza di cui 88 di lama, e consente di segnare punti sia con il lato della lama che con la punta.

Il bersaglio da colpire per fare punti con una stoccata è costituito dalla parte superiore del corpo dell'avversario escluse le mani, che sono coperte dalla cosiddetta “coccia”: una parte metallica atta a coprire ulteriormente le mani e che non è presente né nel fioretto né nella spada.

Rossella Fiamingo, Giulia Rizzi, Alberta Santuccio e Mara Navarria
Rossella Fiamingo, Giulia Rizzi, Alberta Santuccio e Mara Navarria (ph. Image Sport)
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