Nonostante ci sia ancora la vana speranza che quella di ieri sera sia stata più una Caporetto che una Waterloo per la stagione del Napoli, è davvero difficile sfuggire da quella che è la realtà dei fatti al cospetto di una disfatta del genere. 

La squadra di Antonio Conte è stata annientata senza se e senza ma, con il Verona di Paolo Zanetti che è riuscito a dilagare in lungo e in largo specialmente nel secondo tempo. Il risultato, un rotondo ed inequivocabile 3-0, quasi non restituisce giustizia a quanto di straordinario è stato fatto dagli scaligeri, così come non mostra del tutto il disastro della situazione attuale del Napoli.

Lo stesso Antonio Conte non ha nascosto minimamente tutta la delusione di una sconfitta che ha pochi, pochissimi precedenti non soltanto nella sua carriera da allenatore, ma anche nel suo intero percorso da uomo di calcio.

Per Aurelio De Laurentiis e per la dirigenza partenopea in generale sono tempi durissimi, in quanto occorre premere sull'acceleratore in sede di mercato, in modo da poter assicurare i rinforzi tanto richiesti da Conte stesso e da mettere delle pezze sulla situazione disastrosa che si è venuta a creare.

Antonio Conte
Conte Tottenham

Le dure parole di Conte nel post-partita

Nel post-partita di Verona - Napoli, Antonio Conte non ha risparmiato mezza critica nei confronti di se stesso e della squadra partenopea, sottolineando ogni singola lacuna di una squadra fortemente umorale, crollata dinnanzi alle sue prime difficoltà.

Dalle sue parole emerge tutto lo sconforto di un allenatore sconsolato, che già nelle settimane precedenti aveva manifestato tutto il suo realismo di fronte ad un contesto di squadra tutt'altro che roseo:

Nel primo tempo c'è stata una sola squadra in campo, non penso che il Verona abbia mai tirato. Detto questo, nel secondo tempo abbiamo concesso subito un tiro al Verona e nella seconda situazione siamo andati sotto. Poi ci siamo sciolti come neve al sole. Quello che mi sento di dire è che c'è da chiedere umilmente scusa al popolo napoletano che ci segue con passione. Io sono l'allenatore ed è giusto che io mi assuma tutte le responsabilità. 

Chiedo umilmente scusa perché il secondo tempo è stato inaccettabile. Una prestazione figlia di qualcosa, ma c'è da lavorare tanto sotto tutti i punti di vista. Sono arrivato a Napoli con grande entusiasmo, grande voglia. Io posso mettermi a disposizione in qualsiasi situazione, se posso aiutare il Napoli lo farò. C'è da chiedere scusa al popolo napoletano che ci dimostra tanto affetto e tanta passione. Mi prendo tutte le responsabilità perché sono l'allenatore.

Servono cambiamenti immediati dal mercato

Che Antonio Conte abbia richiesto rinforzi per tutta l'estate è un po' il segreto di Pulcinella, dato che il tecnico leccese li ha sempre richiesti espressamente, senza mai ottenere i risultati sperati.

Uno dei punti più importanti della sessione estiva del calciomercato del Napoli è senz'altro rappresentato dal ruolo del centravanti, tutt'oggi irrisolto non soltanto dal lato di Victor Osimhen (fuori rosa al giorno d'oggi, ma ancora senza una meta futura), ma anche da quello del suo rimpiazzo.

Ad oggi, il principale candidato sarebbe il solito Romelu Lukaku, che avrebbe modo di tornare ad essere allenato da quello stesso Antonio Conte che tanto lo aveva valorizzato con la maglia dell'Inter nel biennio 2019-2021. Tutt'oggi però la trattativa risulta essere agonizzante, a causa di alcuni dettagli che impediscono ancora l'approdo del centravanti belga in azzurro.

La situazione del Napoli appare così tanto critica da far pensare che il solo Lukaku non possa bastare per risollevare le sorti di una squadra in totale balia degli eventi e completamente incapace di reagire. Il tempo è sempre meno e risulterà complicatissimo arrivare a fare una campagna acquisti faraonica last-minute.

Nelle prossime ore vi sarà un incontro tra Conte e De Laurentiis per capire al meglio la situazione, in modo da risollevarla al più presto e da restituire dignità ad una squadra, il Napoli, che dopo lo scudetto continua il suo angosciante trend negativo.

Romelu Lukaku
Lukaku Inter
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