Proprio non ci siamo. Lautaro Martinez sembrerebbe tornato in quel trend negativo nel quale tende a cadere ormai da tempo nel corso della sua carriera. E se in gioventù glielo si poteva perdonare sulla base del fatto che dovesse ancora sgrezzarsi, ormai si ha la prova inconfutabile ed incontestabile del fatto che non soltanto non sia uno scorer elitario, ma che dal punto di vista realizzativo abbia delle pause abbastanza significative.

In nazionale addirittura non era riuscito a segnare per quasi due anni, salvo poi sbloccarsi qualche mese prima della Copa America vinta da capocannoniere con 5 gol. In sostanza, nella parte centrale del suo 2024 (tra fine marzo e settembre, per intenderci), Lautaro Martinez non è più riuscito a segnare con la stessa regolarità con la maglia dell'Inter, trovando invece quella continuità realizzativa con quell'indigesta maglia dell'Albiceleste che aveva presentato un conto salato nelle prestazioni del Mondiale in Qatar.

In sostanza, il capitano nerazzurro si conferma un po' il Dottor Jekyll e Mr. Hide del gol, ovvero un ottimo realizzatore al quale però manca la costanza nell'appuntamento con le reti avversarie per risultare elitario in questo aspetto del suo gioco.

Lautaro Martinez
Lautaro Martinez

Il trend in nazionale ha avuto un'inversione positiva

Contrariamente al recente trend negativo avuto con la maglia dell'Inter, Lautaro Martinez ne ha ritrovato uno positivo con la maglia della sua Argentina, ritrovando la fiducia nei suoi mezzi che gli era mancata nel biennio 2022-2023.

Il Toro non è più stato l'anello debole dell'attacco argentino, quello che si faceva soffiare il posto da Julian Alvarez ai Mondiali e che si divorava i gol più semplici di questo mondo. È stato anzi un fattore determinante per la vittoria della Copa America per gli uomini di Lionel Scaloni, segnando 5 gol di vitale importanza per il 16° successo della storia dell'Albiceleste.

Un traguardo straordinario che, congiuntamente con la Serie A vinta da MVP e capocannoniere con 24 gol, lo consacra all'unanimità come outsider di lusso verso la lotta al Pallone d'Oro 2023-2024. Qualcosa però si è rotto con l'Inter, in quanto quell'incantesimo realizzativo che l'aveva reso un bomber implacabile non riesce più a continuare da quando i nerazzurri avevano di fatto ipotecato lo scudetto della seconda stella.

Che succede invece con l'Inter? Perché un solo gol segnato dal mese di marzo ad oggi?

Nelle ultime 13 partite con la maglia dell'Inter, ovvero dal mese di marzo ad oggi, Lautaro Martinez ha segnato un solo gol, per altro a scudetto già vinto nella trasferta vincente per 5-0 di Frosinone. Un dato a dir poco sconvolgente, che lascia posto a ben poche interpretazioni al di fuori del fatto che il capitano nerazzurro non riesca più a segnare.

E se è vero che nel finale di stagione in campionato la cosa poteva essere perdonata (ricordiamo che tutta l'Inter era arrivata spremuta fisicamente al mese di marzo, salvo poi dare le ultime spinte verso la conquista matematica), il trend è stato così negativo da aver condizionato irrimediabilmente l'avvio dell'annata 2024-2025. Lautaro è visibilmente fuori forma e fatica a trovare la via del gol anche nei modi più semplici. 

Addirittura non riesce a dare il suo miglior contributo nei movimenti senza palla e nel supporto a Marcus Thuram, che è partito decisamente meglio di lui. I gol arriveranno, ma è ormai chiaro che non si possa più pretendere un certo tipo di regolarità realizzativa da parte di Lautaro, perché semplicemente non è nelle sue corde.

Ciò che è certo è che Lautaro deve svegliarsi quanto prima, in modo tale da entrare il prima possibile nel suo miglior ritmo e per dare il suo miglior contributo possibile a quell'allenatore, Simone Inzaghi, che l'ha portato al suo apice.

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