Dopo un assalto disperato nella fase finale della partita contro la Croazia, l'Italia è riuscita a strappare il pass per l'accesso agli ottavi di finale grazie al gol risolutivo di Mattia Zaccagni. Ad imbeccarlo è stato Riccardo Calafiori, autore di una splendida incursione centrale poco prima di imbucare per il compagno.

La prova del centrale azzurro del 2002 è stata particolarmente efficace, soprattutto alla luce del 100 % dei duelli vinti e dei cross effettuati, nonché dai 4 passaggi chiave che evidenziano la sua intraprendenza in fase d'attacco.

Il pensiero di Fabio Capello sulla partita dell'Italia

Riccardo Calafiori
Riccardo Calafiori (ph. Image Sport)


In occasione del post-partita di Sky Sport, Fabio Capello ha avuto modo di esprimere le sue perplessità in merito a quelle che sono le qualità dei giocatori azzurri, dichiarando quanto segue:

Sbagliamo perché non siamo abituati a giocare a questa velocità, il controllo e il passaggio devono essere fatti meglio. Io spero che abbia ragione Spalletti e che si possa migliorare, ma in poco tempo queste cose non si migliorano di solito...

Gli elogi per la partita di Calafiori

Sempre presso Sky Sport, l'ex tecnico di Milan e Roma ha anche celebrato ulteriormente Calafiori, dopo che già aveva avuto modo di paragonarlo addirittura ad un mostro sacro di Sergio Ramos. Durante le interviste ai calciatori nel post-partita, il classe 2002 è stato celebrato dal tecnico di Gorizia per l'intraprendenza con cui si è proposto in attacco in occasione del gol di Zaccagni:

Ti faccio i complimenti perché quello che hai fatto alla fine è da grande giocatore. Non solo lo scambio a metà campo, ma anche il passaggio dopo aver visto che tutti erano andati verso il centro. Tu hai fatto quel tocco d'esterno, un passaggio meraviglioso per Zaccagni. Mi è piaciuta tutta la tua partita e la tua personalità. Continua così e lavora umilmente che diventerai un grande difensore.

Di tutta risposta, Calafiori si è sentito lusingato per gli elogi di Capello, spiegando come il suo c.t. insista molto nell'idea di attaccare quegli spazi liberati dagli inserimenti tra le linee, chiedendo ai suoi giocatori di farsi trovare sempre pronti e lucidi in quelle porzioni di campo.

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