L'Inter nella scorsa stagione é riuscita a trasformare in capitale utilizzabile 86 milioni di euro, senza però ricorrere allo strumento dell'aumento di capitale. Come é stato possibile?

L'aumento di capitale comporta che gli azionisti intervengano nel bilancio della società immettendo fondi, con un conseguente debito che poi figura come spesa da ripianare nei confronti di quest'ultimi. Il presidente Zhang invece ha scelto la via della conversione del debito in capitale.

In cosa consiste? a spiegarlo é l'OIC, l'Organismo Italiano di Contabilità:

“Al fine di estinguere il debito iscritto in bilancio, il debitore può convertire, in tutto o in parte, il proprio debito in capitale. L’operazione viene realizzata mediante l’emissione (o altre forme di assegnazione) di quote o azioni da parte del debitore e la loro assegnazione al creditore”

In parole povere i creditori come ad esempio la Suning che deve vedere rientrare i soldi spesi, vi rinunciano e questi vengono trasformati in capitale facendo aumentare il patrimonio di chi ha contratto il debito, in questo caso l'Inter.

Con questa manovra finanziaria la società nerazzurra dal 2016 é riuscita a trasformare in capitale 433 milioni di debiti e di questi, 105 milioni sono andati ad aumentare il patrimonio netto a disposizione. Alle somme elencate si sono aggiunti altri 86 milioni di euro.

Questa manovra serve sia a ridurre l'indebitamento complessivo per ottemperare le richieste di FIGC e UEFA col Fair Play Finanziario, sia a coprire le perdite. 

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