Il programma della Nations League prosegue spedito e dopo che la scorsa giornata ci ha permesso di vedere due partite pirotecniche con diverse reti a referto,questa non è stata da meno. La Germania al debutto ha annichilito l'Ungheria con un perentorio 5-0, mentre l'Olanda di Reijnders ha avuto la meglio sulla Bosnia con un netto 5-2, che ha messo in mostra un Tijjani sugli scudi. Nella serata di oggi le due compagini vincitrici si sono sfidate, ma anche in questo caso, è stato il centrocampista del Milan il grande protagonista. Nonostante il campionato sia in questo momento fermo, le partite delle nazionali rappresentano un' opportunità per i giocatori di mettersi in mostra, ma anche per gli allenatori di studiare nuove soluzioni tattiche da riproporre alla ripresa. E' proprio quest'ultimo il caso di Tijjani Reijnders, centrocampista dell'Olanda e del Milan, autore di prove maiuscole che potrebbero fornire a Fonseca delle nuove soluzioni tattiche in rossonero.

Tuttocampista ed invasore: che partita di Reijnders!

Koeman ha optato per il consueto 4-3-3 mascherato, si mascherato perchè nei fatti si trattava di un 4-2-3-1, con il centrocampista centrale che si alzava in fase di possesso andando a fare il trequartista, ed è stato proprio questo il ruolo di Reijnders. Generalmente questo compito spettava a Xavi Simons, con il centrocampista del Milan in mediana, ma dal momento che il talento del Lipsia ha giocato nel tridente offensivo Koeman ha deciso di alzare la posizione di Reijnders sulla trequarti andando a formare un 4-2-3-1. La cerniera di centrocampo formata da Schouten e Gravenberch ha permesso al classe 1998 di muoversi maggiormente e di fare il trequartista invasore. Risultato? Un gol, un assist e un dominio in mezzo al campo incontrastato: abbassandosi per il fraseggio ma riattaccando poi lo spazio in avanti, come in occasione del suo gol: si muove molto bene tra le linee e una volta servito da Zirkzee, salta un avversario in progressione e deposita il pallone in rete. I numeri della sua partita (riportati da Tribuna.com), non fanno altro che testimoniare quanto suddetto: 92% di precisione passaggi, 73 tocchi palla di cui 8 nell'area avversaria, tre big chance create e addiritura ben 5 tiri, tutti dentro l'area. Anche oggi con la Germania arriva l'attesa conferma; il classe 1998 ha impiegato solo due minuti per piegare le mani a Ter Stegen. Tijjani sembra completamente a suo agio e libero di esprimere al massimo il proprio potenziale.

Tijjani Reijnders
Reijnders Milan

Gli appunti per Fonseca

Chissà se Fonseca avrà visto i match dell' Olanda in Nations League e non stia pensando a questa soluzione per Tijjani anche nel suo club. Per il momento i meneghini stanno giocando con un 4-2-3-1 classico, con l'ex AZ stabile nella mediana a due. Una possibile soluzione sarebbe quella di riproporre Reijnders sulla trequarti e giocare quindi con un 4-3-3 mascherato con due mediani come Fofana e Bennacer (quando tornerà dall'infortunio) e dando al classe 1998 la licenza di alzare il raggio d'azione agendo sulla trequarti toccando anche diversi palloni nell'area avversaria. Questa soluzione potrebbe essere anche un toccasana per risanare una delle maggiori problematiche dei rossoneri, ovvero l'equilibrio, fin qui sconosciuto. Ciò inoltre consentirebbe a Reijnders di sfuttare maggiormente le proprie doti balistiche e darebbe maggiore schermo alla difesa con il doppio mediano, un po' come fatto da Schouten e Gravenberch con gli Orange. Alla sua seconda stagione in rossonero, Reijnders è uno dei giocatori cardine dello scacchiere e l'innalzamento della sua posizione in campo potrebbe permettergli anche di rimpinguare il proprio bottino di reti dopo le 4 della passata stagione.

La conferma con la Germania

La conferma arriva in serata, infatti il classe 1998 gioca nuovamente nella posizione designata per lui da Koeman, lasciandolo libero di muoversi su tutto il fronte e consentendogli di essere più presente in area avversaria. Risultato? Subito in gol dopo appena 2 minuti: il centrocampista scambia in area con Gravenberch e con grande freddezza fulmina Ter Stegen. Rimangono ora pochi dubbi, perché non provarlo nella medesima posizione anche al Milan?

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