Erling Haaland è e rimane il centravanti più forte, determinante e prolifico del pianeta. Serve ribadire questo concetto, onde evitare di cadere in catastrofici discorsi da bar che arrivano a questionare le qualità del norvegese dopo una partita che non l'ha visto timbrare il cartellino.

Non si può però non tenere conto del fatto che ci sia un difensore centrale che è capace di mettergli la museruola, impedendogli di avere il suo solito apporto realizzativo e di incidere in generale nelle partite. Quel difensore risponde al nome di Francesco Acerbi, già capace nella finale di Champions League del 2022-2023 di ammutolirlo.

Nella serata di ieri, il centrale dell'Inter si è ripetuto nuovamente, concedendogli poco spazio e ben poche soluzioni verso la porta avversaria (se si esclude una conclusione velenosa verso a fil di palo uscita di un niente).

Erling Haaland
Haaland Manchester City

Francesco Acerbi, un rebus irrisolvibile per Haaland

Dopo l'ultima disastrosa stagione vissuta con la Lazio, si può dire che Francesco Acerbi sia risorto nell'Inter di Simone Inzaghi, arrivando all'apice della sua maturazione come difensore centrale.

In occasione della finale di Istanbul del 2023, come detto, aveva già sfoderato una performance da urlo in marcatura su Erling Haaland, ammutolendo un attaccante che fino a quel momento aveva segnato un gol di media a partita scollinando i 50 gol stagionali durante la sua prima stagione al Manchester City.

Benché nella serata di ieri Haaland sia riuscito a trovare più spazi tra le maglie della difesa dell'Inter rispetto a quanti ne avesse trovati nel giugno 2023, Acerbi è riuscito ancora una volta a limitarlo nei suoi assalti all'area di rigore, limitandolo nella maggior parte dei casi e costringendolo di fatto ad un'unica soluzione tutt'altro che banale dal limite dell'area.

Conclusione che è uscita di pochissimo dal palo alla sinistra di Sommer e che descrive perfettamente le risorse di Haaland, ma che ci restituisce anche il lavoro di Acerbi per averlo costretto ad una soluzione difficile pur di essere pericoloso per la porta avversaria.

Il siparietto tra i Acerbi e Haaland a fine partita

A fine partita, si è potuto assistere ad un siparietto molto bello, che è il ritratto perfetto della sportività che alberga nel cuore e nello spirito di entrambi i giocatori.

Haaland è passato di fianco ad Acerbi, gli ha rinfacciato scherzosamente di essere stato strattonato per tutta la partita e dopo uno scambio simpatico di battute è arrivato il cenno d'intesa e di rispetto tra due professionisti che si sono dati battaglia per 90 minuti e che al fischio finale erano già pronti a deporre l'ascia di guerra.

La bellezza del calcio, del resto, si intravvede in puri gesti di spontanea umanità come questo.

 

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