La seconda semifinale di Euro 2024 ha emanato un verdetto che più chiaro di così non poteva essere: dopo la finale di Euro 2021, infatti, sarà l'Inghilterra di Gareth Southgate a fronteggiare la Spagna di Luis de la Fuente per il trono d'Europa.

La partita di ieri sera contro l'Olanda, seppur senza l'espressione del miglior calcio possibile da parte degli inglesi, ha evidenziato la superiorità dei Tre Leoni contro gli Orange, ma ha anche sottolineato l'incapacità da parte dei finalisti di mettere in mostra un gioco realmente convincente.

Inghilterra
Kane Inghilterra

Caro Southgate, ok i risultati, ma il resto…

La situazione di Gareth Southgate è probabilmente la più paradossale tra quelle che vedono coinvolti i c.t. delle varie nazionali. Checché se ne dica, i risultati ottenuti come c.t., contestualizzando tutte le varie competizioni alle quali ha partecipato (Mondiali 2018, Euro 2021, Mondiali 2022 ed Euro 2024), sono stati spesso in linea con il valore della rosa e con gli avversari affrontati.

Se si escludono le due finali conseguite ai due Europei, infatti, nei Mondiali del 2018 uscì contro una ben più esperta Croazia in semifinale, mentre nell'edizione successiva in Qatar fu eliminato dalla Francia a seguito di un quarto di finale giocato ad armi pari da entrambe le squadre. 

Eppure tutt'oggi Southgate è identificato come uno dei peggiori c.t. al mondo da parte degli appassionati e dell'opinione pubblica, a conferma di come la sua spigolosa proposta tattica sia talmente incapace di valorizzare i suoi giocatori da aver oscurato quanto di buono dicano i risultati nudi e crudi.

Cosa manca al gioco dell'Inghilterra

Nonostante Gareth Southgate risulti uno dei migliori c.t. della storia del calcio inglese risultati alla mano (è l'unico coach della storia dell'Inghilterra ad aver raggiunto due finali dei tornei maggiori), la sua proposta di gioco soprattutto in attacco risulta troppo poco convincente per essere messa in secondo piano sulla base della logica “risultatista” più sempliciotta.

Che l'Inghilterra sia una squadra solida è indubbio, lo certifica il fatto che il centrocampo sia spesso stato il suo fiore all'occhiello negli ultimi anni, esaltando le qualità di giocatori come Declan Rice o Jordan Henderson nel corso dell'operato di Southgate. Anche la fase difensiva, grazie all'attenzione maniacale di giocatori come Kyle Walker o al rendimento di giocatori come John Stones e Harry Maguire, è stata di livello assoluto.

Il vero problema è da rintracciare in attacco, sovraffollato nelle scelte dell'undici titolare e nelle soluzioni dalla panchina, nonché fin troppo improntato sulla ricerca degli 1 vs. 1 sistematici degli esterni d'attacco. Quel reparto tra trequarti ed attacco è decisamente ingolfato e una dimostrazione ci arriva dal rendimento di Bukayo Saka e Phil Foden

Se il primo riesce ad emergere per quelle che sono le sue qualità da dribblatore, lo stesso non lo possiamo dire per il secondo, che emerge maggiormente in un sistema di gioco improntato maggiormente nel fraseggio negli spazi stretti e negli inserimenti. Non può essere un caso che la prima prova convincente dell'Europeo di Foden sia arrivata proprio ieri sera, in una partita in cui ha potuto esprimere al meglio le sue qualità.

Di conseguenza, se è vero che i singoli attaccanti dell'Inghilterra hanno le loro responsabilità individuali nelle loro fatiche a livello di resa prestazionali, è legittimo essere altrettanto critici nei confronti di chi, dalla panchina, fatica ancora a valorizzare uno dei reparti d'attacco più forti del pianeta.

Cosa aspettarsi dall'Inghilterra in finale

Alle porte della finale di Euro 2024 di domenica sera, è difficile fare pronostici certi su quello che può essere fatto contro la Spagna, nettamente la squadra più convincente come proposta di gioco e cammino avuto fino a questo momento (ha pur sempre eliminato Germania e Francia tra quarti di finale e semifinale).

Il primo errore che l'Inghilterra non deve commettere è senz'altro rappresentato dall'eccessiva fisicità che può essere messa in mezzo al campo, in quanto lasciare troppo il palleggio alla Roja potrebbe essere controproducente. La Francia di Deschamps ha pagato infatti a caro prezzo questo aspetto, avendo messo un centrocampo fin troppo fisico senza che qualcuno potesse portare la palla e migliorare il palleggio dei Blues.

Inoltre, l'Inghilterra dovrà centellinare gli uno contro uno e coinvolgere maggiormente Foden all'interno dello scacchiere di Southgate. Trovare finalmente un'intesa tra lui e Kane sarà di cruciale importanza per evitare che la difesa a zona degli spagnoli inghiottisca Foden stesso, che invece avrebbe bisogno di inserirsi e di fraseggiare con i compagni tra le linee. 

Lo stesso vale per Saka che, a meno che non sfoderi una performance stratosferica in 1 vs 1 costante, dovrà essere assistito per liberargli degli spazi. Senza questi accorgimenti, si rischierebbe lo stesso scenario capitato a Dembelé nella semifinale di martedì, con il classe '97 impotente dal lato destro. Sicuramente Saka gode di qualità maggiori rispetto al francese, ma a meno che non sia ispirato al suo massimo, avrà bisogno di un enorme aiuto dal suo lato.

Servirà quindi quella coralità del gioco che è mancata finora, perché è il modo migliore per mettere in difficoltà la Spagna che abbiamo visto ad Euro 2024 fino a questo momento.

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