A seguito del ventesimo scudetto della passata stagione, l'Inter vuole proseguire con il suo progetto di crescita e in sede di mercato ha formalizzato quelle operazioni di mercato che erano nell'aria già da mesi, come quelli di Josef Martinez dal Genoa, Piotr Zielinski dal Napoli e Mehdi Taremi dal Porto. Acquisti che, sulla carta, dovrebbero garantire un'ulteriore competitività alla squadra di Simone Inzaghi.

Uno degli aspetti più cruciali del mercato dei nerazzurri è però rappresentato da quei giocatori sui quali l'Inter non sembra intenzionata a tenere nell'immediato futuro, in quanto non facenti parti del progetto dei meneghini.

Il caso di Correa, Radu, Vanheusden e Agoumé

Uno dei giocatori che sono più quotati ad essere sacrificati dall'Inter è senz'altro Joaquín Correa, che dopo le prestazioni opache del biennio 2021-2023 in nerazzurro è stato liquidando in prestito al Marsiglia, collezionando per altro solo 12 presenze e neanche una rete. 

Già ad inizio giugno si vociferava di un'opzione per arrivare a Gudmundsson con Correa come contropartita, il che delineerebbe in ogni caso l'addio dell'argentino dall'Inter. La stessa prospettiva che attenderebbe Inout Radu, Zinho Vanheusden e Lucien Agoumé, tutti e tre coinvolti ripetutamente nella girandola di prestiti del Club nerazzurro negli ultimi anni.

Correa
Correa Inter

Salcedo, il Re degli esuberi

Il giocatore che probabilmente più di ogni altro fa da portavoce per gli esuberi dell'Inter è probabilmente Eddie Salcedo. Il classe 2002 di origini colombiane, sin dal suo approdo all'Inter nell'estate del 2018, è stato marginale rispetto ai progetti dei vari allenatori (Luciano Spalletti, Antonio Conte e Simone Inzaghi) ed è stato spesso “liquidato” in vari prestiti in giro per l'Italia.

Tra Verona, Spezia, Bari, Genoa, Eldense e Lecco, ha militato in ben cinque squadre diverse negli ultimi anni tra Serie A, Serie B e Segunda Division spagnola. Per altro, in nessuna di queste esperienze è riuscito a lasciare il segno, tanto che risulta complicato immaginare che possa esserci per Salcedo una prospettiva diversa dal prestito come nelle sue avventure degli ultimi cinque anni.

Insomma, la solita gatta da pelare per la dirigenza dell'Inter.

 

 

 

 

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