Allo stadio Diego Armando Maradona, si stanno celebrando i festeggiamenti per il terzo scudetto del Napoli, in diretta su Rai Due, presentato da Stefano De Martino. Il primo ospite della serata è stata Alessandro Siani, grande tifoso azzurro. Ecco il monologo dell'attore partenopeo su Diego Armando Maradona:

"Diego era un uomo solo, ma ora con lui ci sono tantissime migliaia di persone a festeggiare qui allo stadio. Eravamo calcisticamente analfabeti, lui ci ha insegnato il verbo vincere. Il presidente De Laurentiis fa dei contratti incredibili, validi nell'universo... Per me, l'unico a poter davvero firmare un contratto del genere era Maradona, perché era di un altro pianeta. Ricordate la punizione contro la Juve? Roba che, se lo vedeva un marziano diceva: io sarò pure un alieno, ma da dove viene questo mostro? Ricordo un giornalista che chiese a Careca come facesse il Napoli a vincere, che schema usasse; Careca disse: è semplice, noi diamo la palla a Maradona e poi corriamo ad abbracciarlo. Perché Maradona, una 'polpetta', la butta sempre dentro".

C'è una frase che mi è sempre rimasta impressa, e l'ha scritta uno scrittore argentino: non mi importa cosa Diego abbia fatto nella sua vita, ma ciò che è riuscito a fare nella nostra. E Maradona ce l'ha cambiata, la vita. Da lassù ci ha messo la mano di Dios, ma i giocatori di questo ci hanno messo cuore e braccia. Grazie di cuore ai giocatori. Magari qualcuno di loro non lo vedremo l'anno prossimo: può capitare. Kim forse andrà via e mi ha fatto ridere la battuta di un tifoso, che ha detto: ho speso 125 euro per una maglietta di Kim, chi me li ridà? Ma i ricordi, cari tifosi, non hanno prezzo. Voglio dire una cosa a Spalletti: mister, quando volete tornare, fatelo, non c'è bisogno di bussare; tornate e basta, perché questa casa è anche la vostra"  

 

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