Non c'è niente da fare. A prescindere dai cambiamenti che Paulo Fonseca attuerà, il Milan non avrà mai modo di girare per il verso giusto. La situazione ad oggi è veramente critica, un po' come quella fase difensiva che ormai dal gennaio 2023 non riesce a garantire la solidità che ci si aspetterebbe dai rossoneri. 

Non sono solo i risultati a mancare (2 soli punti nelle prime tre partite stagionali del campionato), ma anche e soprattutto le certezze di una squadra che si ritrova invece vittima costante degli eventi, senza apparentemente provare ad opporre la minima resistenza anche solo dal punto di vista mentale. Con una situazione come quella attuale, è inevitabile chiedersi quanto possa essere prolungata l'avventura di Fonseca in rossonero.

Troppi, troppi i problemi di una squadra che non riesce a trovare la proverbiale luce in fondo al tunnel. 

Una fase difensiva sostanzialmente inesistente

Che il Milan non riesca più ad essere convincente in fase difensiva è un fatto acclarato come minimo dal gennaio del 2023, quando la squadra ai tempi allenata da Stefano Pioli iniziava a collezionare sconfitte rovinose come quelle contro Lazio e Sassuolo, subendo delle imbarcate incomprensibili per una squadra campionessa in carica.

La situazione non ha fatto altro che peggiorare, specialmente alla luce di una difesa che dopo i continui guai fisici di Kalulu e l'inaffidabilità di certi interpreti (un po' per caratteristiche come nel caso di Thiaw, un po' per motivi anagrafici come per Kjaer) nel riuscire ad interpretare la linea alta. Emergono quindi da tempo immemore criticità significative di un reparto che non sa interpretare al meglio un approccio difensivo “moderno” né con Pioli in passato, né con Fonseca nel presente.

Nella serata di ieri, la Lazio ha saputo dilagare dalle fasce allo stesso modo con cui c'erano riusciti Torino e Parma. Ad oggi, il Milan ha subìto almeno due gol in tutte e tre le prime tre partite di questa stagione, un fatto che nella storia rossonera non succedeva addirittura dal 1983-1984, quando il Milan era neo-promosso dalla Serie B dopo la retrocessione sul campo nel 1981-1982.

In sostanza, si sta assistendo ad un disastro difensivo che ha ben pochi precedenti nella storia rossonera e che poco si addice alla storia gloriosa del Diavolo.

Paulo Fonseca
Paulo Fonseca (ph. Image Sport)

Theo Hernandez e Leao remano contro Fonseca?

Ad aggiungersi alle difficoltà tattiche di una difesa mal assortita e di una squadra che fatica a trovare la vittoria vi sono anche le criticità ambientali, come confermato dal comportamento di Theo Hernandez e Rafael Leao durante il cooling break.

Nonostante il loro impatto dalla panchina sia stato pressoché immediato nell'azione del pari del Milan, genera scalpore il fatto che due giocatori così importanti dal punto di vista tecnico per il Milan siano stati lontani dal gruppo durante il secondo cooling break. Una scena che farà parecchio discutere e che potrebbe avere le sue origini dalla scelta da parte di Fonseca di escluderli dall'undici iniziale della partita di ieri, e che avrebbe generato parecchio malumore nei confronti di due giocatori apparsi visibilmente svogliati già in occasione della partita di Parma.

Insomma, l'ennesima gatta da pelare per Fonseca. Come se del resto non ce ne fossero già abbastanza…

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