Il mercato del Milan non è ancora iniziato e tutte le trattative messe in piedi fino a questo momento, sembrano essere sfumate. I tifosi rossoneri stanno iniziando a perdere la pazienza. Nella passata stagione, infatti, i tantissimi colpi di mercato messi a segno avevano consegnato a Pioli una rosa sicuramente rivoluzionata, ma che aveva delle opzioni fin da subito. 

Adesso, la situazione, sembra essere cambiata. E' vero che, rispetto alla scorsa estate, non c'è necessità di fare tantissimi acquisti, ma di puntellare la rosa nei ruoli ritenuti vacanti o da rinforzare. Ma è altrettanto vero che ci sono delle urgenze improrogabili. Il riferimento, nemmeno troppo velato, è quello dell'attaccante titolare. E su questo fronte, sembra che tutti gli obiettivi primari dei rossoneri stiano via via sfumando.

Joshua Zirkzee
Joshua Zirkzee (ph. Image Sport)

Il primo obiettivo di mercato è l'attaccante titolare: sfumato Zirkzee, si va su chi è rimasto disponibile?

Tanti sono stati i profili sondati per il reparto avanzato, fino ad arrivare alla sintesi sull'attaccante del Bologna, Joshua Zirzkzee. Centravanti ritenuto ideale per il gioco di Fonseca e per i giocatori del Milan. Un giocatore capace di garantire sicuramente una buona presenza in zona gol, ma anche di essere associativo nei confronti dei compagni di squadra, specie con cui avrebbe dovuto giocare alle sue spalle - Leao, Pulisic e Loftus-Cheeck.

E' notizia di ieri che, il Manchester United abbia deciso di pagare la clausola risolutoria da 40 milioni di euro e di accontentare l'agente Kia Joorabchan nella richiesta dei 15 milioni di commissioni. Ed è notizia di oggi, secondo quanto detto da Ibrahimovic, che l'olandese rappresenta già il passato. Risultato? I rossoneri devono concentrarsi su altri obiettivi. Adesso, il primo giocatore nella lista è Alvaro Morata. Un elemento dal sicuro rendimento, ma sembra cozzare con quelle che erano le linee guida della dirigenza rossonera.

Alvaro Morata
Morata Atletico Madrid

Infatti, da Cardinale a Furlani, il diktat è sempre stato quello di riuscire a prelevare calciatori giovani, ma pronti, da valorizzare. Cosa che Morata non è. Dunque, la domanda sorge spontanea: ma non è che il boarding di viale Aldo Rossi è rimasto a secco con le alternative ed è andato su chi è rimasto disponibile e a basso costo (seppur, lo si ripete, rimanga un giocatore molto valido)? Vedremo cosa succederà nelle prossime settimane. Ma la sensazione è che due indizi facciano una prova. 

Dal caso Lopetegui alla virata su Fonseca: anche per la scelta dell'allenatore, un intervento tardivo

E il secondo indizio che testimonia quanto la dirigenza rossonera abbia fatto degli errori è stata anche la scelta dell'allenatore. Si è atteso prima di capire se Pioli potesse salvare la stagione con un buon cammino in Europa. Poi, venuta a mancare questa condizione, si è andati su Lopetegui.

Paulo Fonseca
Paulo Fonseca (ph. Image Sport)

Successivamente, dopo la rivolta social dei tifosi, si è abbandonata la pista dello spagnolo - scelta incredibile, per certi versi, che ha lanciato il messaggio di debolezza all'esterno per essersi piegati ai tifosi - per andare su Paulo Fonseca. Niente contro il tecnico portoghese che si è presentato bene, oggi, e che ha bisogno di tutto il tempo e il supporto necessario.

Quello che fa pensare il tifoso milanista, però, è quello che comunica la società con queste scelte e con questo tempismo, ovvero insicurezza. I tifosi hanno dimostrato grande attaccamento, ancora una volta, con una grande presenza testimoniata dalla campagna abbonamenti. Ma i mormorii ci sono e ogni giorno che passa si sommano sempre di più.

Tocca alla dirigenza riuscire a invertire la rotta. Perchè il Milan, rispetto alle altre big, è in ritardo. E la squadra rossonera, non può permettersi di perdere altro terreno rispetto ad una concorrenza spietata che si fronteggerà per giocarsi lo scudetto nella prossima stagione. 

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