Aldo Agroppi ha rilasciato tempo fa un’interessante intervista a 360 gradi a Repubblica, dove ha parlato della sua carriera e della sua più grande battaglia: la depressione. Definita dall’ex allenatore della Fiorentina come “il tumore dell’anima”.

Il passato di Agroppi come tecnico della Fiorentina 

L’ex calciatore ha avuto un breve passato come tecnico della Fiorentina. La sua esperienza in viola non è andata nel migliore dei modi. Agroppi ha raccontato il difficile rapporto che ebbe con i tifosi della viola: 
 

“In effetti ho sempre avuto problemi. La prima volta ero alla mia prima panchina di A, i tifosi erano arrabbiati con me perché non facevo giocare Antognoni. Avevo la polizia sotto casa, mia moglie non poteva andare a fare la spesa e i miei figli a scuola. E ogni giorno all’allenamento c’erano due ali di folla che mi volevano picchiare. Per fortuna c’era Passarella che mi difendeva. Eppure, nonostante tutto, quell’anno arrivammo quarti. Oggi saremmo in Champions”.

Agroppi


Il pensiero polemico di Agroppi sui calciatori 

L’ex allenatore ha spiegato com’è difficile il ruolo di tecnico, rivelando un aneddoto relativo a Claudio Gentile. Ecco un estratto delle sue parole: 

I calciatori, nella maggior parte dei casi, sono ignoranti, analfabeti e non capiscono quanto sia difficile il mestiere dell’allenatore. Spesso, invece di darti una mano, formano una cricca per metterti in difficoltà. Con il mio carattere avrei fatto a cazzotti tutti i giorni”.

LA STOCCATA ALL’EX MITO DELLA JUVENTUS - ”I giocatori non mi amavano? Quelli che non giocavano. Un giorno Gentile fece un’intervista in cui disse che non lo facevo giocare perché io ero stato del Torino e lui della Juve. Allora quel giorno lo chiamai alla lavagna dentro lo spogliatoio e gli dissi: falla te la formazione per domenica”.

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