Benfica, una condanna

Il primo ricordo, doloroso, risale alla semifinale Europa League 2013/14. 

L'andata si gioca a Lisbona, dove il Benfica prevale  2-1: rompe il ghiaccio il colpo di testa vincente di Garay, Tevez ristabilisce l'equilibrio con un gran gol ma Lima, a sei minuti dal termine, spedisce il pallone sotto la traversa e regala il vantaggio ai suoi nel doppio confronto. Vantaggio che i portoghesi difendono con i denti nel match di ritorno. La squadra guidata da Conte non riesce a sfondare e trovare il gol qualificazione, lo 0-0 premia il Benfica che poi perderà ai rigori l'ultimo atto del torneo contro il Siviglia. Il fatto che rende più amara questa sfida è che la finale venne giocata al allora Juventus Stadium. Un'occasione unica, forse irripetibile. Una sconfitta amara che creò le prime fratture tra Conte e la società che avrebbero poi portato alla separazione.

Nella fase a gironi Champions League 2022/23 furono due sconfitte contro i lusitani. All'Allianz Stadium di Torino il 14 settembre 2022, Benfica vittorioso per 2-1 e ritorno a Lisbona il 25 ottobre 2022, è ancora il Benfica a prevalere per 4-3. La Juventus uscì dalla competizione nella fase a gironi e questo fu uno dei punti più bassi dell'era Allegri alla Juventus.

Certi fantasmi bisogna scacciarli dalla mente il prima possibile perché non possano creare tensioni e timori che possano andare a influire nella prestazione della squadra.

Va detto che nel frattempo è passata, in pochi anni, un'era calcistica

Nuova formula per la competizione, società completamente diversa, nuova conduzione tecnica che traccia un solco profondo con la precedente gestione. Anche le rose delle due squadre sono completamente diverse, ma ciò non toglie che il Benfica rappresenti, sempre e comunque, una squadra temibile e in grado di mettere in difficoltà chiunque.

Di Maria Benfica
Di Maria Benfica
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