Dopo una lunghissima estate segnata da un continuo tira e molla con la dirigenza della Juventus per provare a definire il suo contratto e dopo essere stato scaricato dal progetto tecnico di Thiago Motta, Federico Chiesa è riuscito finalmente a trovare una squadra che punti su di lui. 

A lungo si era vociferato di tantissimi Club italiani ed esteri che si presumevano interessati al suo cartellino, ma non se era fatto mai niente. Tante erano state le speculazioni in merito al suo approdo all'Inter con uno scambio che includeva Frattesi, ma si era tutto concluso con un nulla di fatto, così come per i timidi interessi da parte di Roma e Napoli. Nemmeno la pista che lo portava al Barcellona era riuscita a concretizzarsi, complici anche, con molta probabilità, i problemi finanziari dei blaugrana che impediscono contratti importanti.

A spuntarla alla fine è stato il Liverpool, dando il via ad un'avventura dall'alto tasso di rischio per Chiesa stesso, che dovrà vedersela con tante difficoltà tutt'altro che banali.

Federico Chiesa
Chiesa Italia

L'affaire Chiesa al Liverpool, tra varie perplessità

Ad assicurarsi le performance di Federico Chiesa, come detto, è stato il Liverpool, che è arrivato a sborsare una cifra di 12 milioni di euro più altri 3 di bonus per accaparrarselo.

Vi sono numerosi interrogativi relativamente all'impatto che Chiesa potrà garantire per i Reds, in quanto sarà necessario per lui adattarsi a quelle che sono le esigenze del nuovo campionato che andrà a disputare, ovvero la Premier League, un campionato dall'altissima intensità fisica. 

Inoltre, un altro aspetto cruciale è rappresentato sicuramente dalla concorrenza interna sulla fascia sinistra (quella di destra vede chiaramente l'inamovibilità di Mohamed Salah), in quanto Chiesa dovrà vedersela con i vari Luis Diaz, Cody Gapko e all'occorrenza Darwin Nunez per ritagliarsi un posto da titolare nella squadra di Arne Slot. Non è da escludere l'eventualità che possa essere riciclato come vice-Salah a destra, con molte possibilità di minutaggio soprattutto per logiche di turnover.

Chiesa avrà il compito di interrompere quella che sembra essere una vera e propria maledizione per i giocatori italiani che passano per Liverpool.

C'è una maledizione da abbattere

Aldilà di quanto uno possa credere o meno nella scaramanzia o nelle maledizioni, la tradizione legata ai giocatori italiani al Liverpool è decisamente tragica. Da Alberto Aquilani a Fabio Borini, passando per i vari Gabriel Paletta, Daniele Padelli e Andrea Dossena, nessuno di loro è riuscito a lasciare il segno per i Reds.

No, nemmeno quello stesso Mario Balotelli che dopo la prima separazione dal Milan nell'estate del 2014 cercò la fortuna in Premier League, salvo poi deludere fragorosamente le aspettative, segnando pochissimo - 3 gol in 23 partite - e risultando uno dei flop peggiori della storia moderna del Liverpool.

Una pessima tradizione che tiene in allerta Chiesa, ma che potrebbe incentivarlo a cercare di sfatarla una volta per tutte, riuscendo a strapparsi le sue soddisfazioni anche in Premier League.

Mario Balotelli
Balotelli
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