In fondo tutti se l'aspettavano sotto sotto. I recenti infortuni da neo-tesserato del Como lasciavano presagire una decisione del genere da parte sua, ma il sentore che Raphael Varane potesse ritirarsi presto lo si era percepito già dalla sua decisione dell'anno scorso di ritirarsi dalla nazionale francese ad appena 29 anni d'età.

La sua carriera, del resto, era stata all'insegna di una meravigliosa precocità, che già all'età di soli 25 anni poteva essere del tutto soddisfacente. Con la vittoria del Mondiale del 2018 da protagonista con la sua Francia, Varane poteva ritenersi già pienamente soddisfatto dopo tutti i trionfi di squadra conseguiti tra Real Madrid e nazionale. La sua carriera, purtroppo, era stata già fortemente condizionata da quei maledetti infortuni che negli ultimi quattro anni ci avevano privato di uno dei difensori più forti della sua generazione.

Un difensore abituato a vivere nell'ombra del carisma di un centauro come Sergio Ramos, ma che era stato altrettanto fondamentale nei tanti successi di quel Real Madrid di Zinedine Zidane che faceva incetta di Champions League.

Raphael Varane
Raphael Varane (ph. Depositphotos)

Una carriera da vincente cronico, a tratti sottovalutata

Può sembrare paradossale alla luce di quanto è stato in grado di vincere, ma la carriera di Raphael Varane è sempre stata fortemente sottovalutata a causa dei tanti successi conseguiti nel corso dei suoi anni al Real Madrid.

Il fatto di aver sempre convissuto al fianco di un vero e proprio gigante come Sergio Ramos non l'ha certamente aiutato a livello di prestigio mediatico (anche se c'è da immaginare che gli importasse ben poco), ma ciò non potrà e non dovrà mai cancellare i meriti plurimi avuti dal francese in quei successi straordinari che le Merengues avevano conseguito nel corso di quel ciclo unico ed irripetibile tra il 2013 e il 2018.

Perché mentre Sergio Ramos con il suo carisma, la sua leadership e i suoi gol decisivi si prendeva la scena, Raphael Varane rappresentava la spalla perfetta per il difensore spagnolo, in quanto “ripuliva” la difesa là dove lo stesso Ramos non riusciva ad arrivare. Era l'assistente perfetto per Sergio Ramos, meno appariscente nelle chiusure ma altrettanto efficiente a livello di posizione, nonché maledettamente ordinato negli anni migliori della sua carriera.

Inoltre, il suo Mondiale del 2018 l'ha definito ancora di più come uno dei difensori più forti della sua generazione, stabilizzandolo come una vera e propria istituzione della storia del calcio francese. Ora che la carriera di Raphael si può dire conclusa, ci sarà il tempo per riscoprire e rivalutarla in positivo per l'impatto straordinario che ha avuto in tutti quei successi.

I tanti, troppi infortuni degli ultimi anni

La carriera di Raphael Varane non si è conclusa nel migliore dei modi. Dopo la splendida stagione 2019-2020, il francese è stato martoriato senza esclusione di colpi da quei maledetti infortuni.

Nonostante sia comunque riuscito a fare in tempo a giocare una finale - purtroppo per lui persa - contro l'Argentina di Lionel Messi ai Mondiali in Qatar, il francese è entrato in un tunnel senza fine, con guai fisici che gli hanno impedito di dire la sua al Manchester United con continuità e che gli hanno castrato sul nascere quell'esperienza romantica col Como che avrebbe meritato una conclusione decisamente migliore dopo l'approdo da sogno di quest'estate.

Gli infortuni purtroppo non gli hanno dato pace e l'hanno spinto a prendere una decisione a dir poco irremovibile, seppur presa con quel briciolo di serenità tipica di chi sa di aver ottenuto tantissimo da questo sport meraviglioso.

Raphael Varane
Raphael Varane (ph. Depositphotos)

L'annuncio sui social

L'annuncio su Instagram da parte di Raphael Varane è stato accompagnato da quel velo di tristezza tipica di chi sta rendendo ufficiale il suo ritiro dal calcio giocato, ma dalle sue parole emerge anche l'orgoglio di chi sa di aver scritto pagine meravigliose nel corso di una carriera a dir poco unica.

È davvero un peccato che l'esperienza con il Como sia finita ancora prima di iniziare, perché avrebbe potuto regalare dei momenti speciali per un difensore unico nel suo genere, che avrebbe portato la sua esperienza anche in un campionato come la nostra Serie. Ed invece ci ritroviamo a dire addio ad un calciatore che si ritira dal calcio giocato all'età di soli 31 anni.

Raphael non è più un calciatore professionista, e con sommo rammarico dovremo mandare giù questo boccone amaro.

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