A San Siro per l'ultima occasione, per l'ultima chiamata prima di un futuro pieno di dubbi e pieno di ‘se’ e di ‘ma’. Contro il Frosinone, nel suo Milan, ci sarà ancora Luka Jovic al centro dell'attacco, alla ricerca del primo guizzo in rossonero dopo i bei segnali lanciati con la Fiorentina e contro il Borussia Dortmund per più di un tempo. Il punto di partenza è dato proprio dalle ultime partite, dove l'attaccante ha dato dei piccoli segnali di vita.

Jovic cerca il goal

Stefano Pioli
Stefano Pioli dà indicazioni

I tre punti contro la Fiorentina di Vincenzo Italiano sono arrivati grazie al calcio di rigore conquistato, calciato e realizzato da Theo Hernandez, su suggerimento proprio della punta serba. Nel secondo tempo poi l'attaccante ha sbagliato l'occasione clamorosa per fare 2-0, grazie anche ad un mezzo miracolo di Terracciano che ha salvato tutto con il piedone. Contro il Borussia Dortmund invece il goal è mancato per pochi centimetri. Negli ultimi minuti è stato chiamato per sostituire Giroud e dare nuovi impulsi offensivi al Diavolo. In poco tempo ha centrato il palo della porta coperta da Kobel, lasciando poi sul campo i migliori minuti messi in campo da quando gioca nel Milan. La sensazione di chi osserva il ragazzo, come riportato da La Gazzetta dello Sport, è che manchi solo il goal per liberargli la testa.

Il goal mancante

Il momento di Jovic, per il Milan, è il classico ‘momento nero’ per gli attaccanti, inceppati quando manca la rete. Facendo un passo indietro, Jovic ha messo a segno ben 12 reti nella passata stagione con la Fiorentina, con l'ultimo centro che risale allo scorso 27 maggio contro la Roma di Mourinho. Dopo un'estate sul piede di partenza, con l'arrivo al Milan nell'ultimo giorno di mercato.

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