In una torrida sera d'estate a riscaldare ulteriormente l'ambiente, per i tifosi della Juve, ci ha pensato Gianluca Di Marzio che nel proprio sito scrive di una riapertura della pista che porta a Jadon Sancho. Non solo Nico Gonzalez quindi i bianconeri tornano sul talentuoso classe 2000 inglese. I bianconeri starebbero pensando a un prestito con obbligo di riscatto a determinate condizioni fissato a 40 milioni di sterline, il nodo resta però l'oneroso ingaggio del calciatore da circa 20 milioni di euro lordi. Andiamo adesso ad analizzare il perché questo trasferimento gioverebbe incredibilmente ad entrambe le parti in causa.

Juve-Sancho:ecco perché sarebbe vantaggioso per entrambi, l'analisi

Il classe 2000 inglese, dotato di talento acceccante, dopo un exploit al Borussia Dortmund che gli consente di entrare di diritto tra i migliori giocatori del mondo, passa al Manchester United per 85 milioni di euro (dopo tre stagioni in cui ha fatto registrare 49 gol e 54 assist complessivi). Sembra l'inizio della consacrazione e l'incipit di una carriera ai massimi livelli mondiali, ma così non è stato, anzi è l'inizio dell'oblio (9 gol e 6 assist in due anni oltre ad essere stato messo fuori rosa per motivi disciplinari), dando così un'importante lezione: il contesto calcistico conta tantissimo, non c'è talento che tenga. Tant'è vero che tornato in Germania, questa volta in prestito, ha ricominciato ad incantare a suon di giocate. Contesto giusto ed ecco che tornato a "casa" è tornato a splendere non soltanto a livello di numeri (3 gol e 3 assist) ma soprattutto per le prestazioni convincenti che hanno contribuito a portare il Dortmund in finale della massima competizione europea. Entriamo nel dettaglio analizzando i numeri del classe 2000 prima della finale con il Real Madrid. Infatti è primissimo per dribbling riusciti in Champions (p90) con 4.8, solo Kvaratskhelia si è avvicinato al talento inglese con 3.9; oltre ad essere l'unico ad averne realizzati 25 nella fase ad eliminazione diretta. La sua incisività negli ultimi metri di campo è fuori discussione, come attestano i 48.6 tocchi, i 3.34 assist attesi,  le 4 big chances create e 1.8 passaggi chiave fatti registrare in Bundesliga nella passata stagione. Questi numeri calzano a pennello nell'idea di calcio di Thiago Motta, che cerca sempre di coinvolgere gli esterni liberandogli lo spazio per giocare l'uno contro uno con il movimento di terzini e centrocampisti, che riattaccando lo spazio possono essere serviti dalle stesse ali. Tatticamente sarebbe il calciatore giusto al momento giusto, che potrebbe giovare anche alla crescita di Kenan Yildiz, dal momento che in campo parlano la stessa lingua. Alla Juve quindi il classe 2000 inglese avrebbe il decantato contesto tecnico-tattico per esprimersi al meglio, oltre alla continuità che gli permetterebbe di entrare ancora di più in fiducia. Si ritorna quindi al titolo con cui avevamo aperto il discorso, Juve-Sancho: questo matrimonio “s'ha da fare”.

Jadon Sancho
Jadon Sancho (ph. Image Sport)

Come potrebbe schierarsi la Juve di Motta con Sancho

Il giovane inglese consentirebbe di fornire un maggior numero di soluzioni al tecnico, mantenendo sempre lo stesso spartito (il 4-2-3-1). Puo' agire a sinistra come a destra con i piedi sulla linea laterale per rientrare sul piede forte o andare sul fondo per servire i centrocampisti che hanno riattaccato l'area. Suggestivo invece lo scenario di posizionarlo sulla trequarti in zona centrale, anche per interscambiarsi con Yildiz dando pochi riferimenti alla difesa avversaria. Vedremo se questo trasferimento andrà in porto, viste le difficoltà economiche menzionate precedentemente, ma i benefici tecnici sarebbero immensi ambo le parti.

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