Una difesa a dir poco irriconoscibile, e non solo per il gol di Pulisic

Non si può non partire da quello che è stato il vero punto critico della partita dell'Inter, ovvero una difesa sostanzialmente irriconoscibile per quelli che sono i suoi punti di forza.

Dal gol in serpentina di Pulisic a tutte le occasioni subìte nel corso della partita, il pattern è sempre stato lo stesso. La squadra di Simone Inzaghi è caduta vittima di un Milan maledettamente aggressivo grazie alle due punte, Alvaro Morata e Tammy Abraham, che hanno esercitato una pressione fortissima ed asfissiante contro la difesa a 3 dei nerazzurri.

Per la prima volta dopo tanto tempo, l'Inter è apparsa vulnerabile anche negli sviluppi della palla inattiva, com'è dimostrato dalla grave disattenzione difensiva della squadra nerazzurra in occasione del gol vittoria di Matteo Gabbia. Al netto dei meriti evidenti ed innegabili del classe '99, è altrettanto corretto sottolineare come quel gol abbia messo a nudo delle disattenzioni difensive che la miglior versione della squadra di Inzaghi mai farebbe.

L'Inter è stata generalmente poco lucida e poco concentrata per quelle che erano le proprie possibilità e la fase difensiva non fa altro che mettere in mostra nuove ed inaspettate criticità di una difesa che si ritrova ad aver subìto 5 gol in questo avvio di campionato. Senz'altro la brutta coppia della splendida fase difensiva vista nello scudetto della seconda stella.

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