Che squadra è stata la Lazio del '74, per lei che l'ha affrontata in campo?

"Meravigliosa la Lazio del '74, con un allenatore fortissimo Maestrelli e poi c'erano dei giocatori fenomenali come Chinaglia, che ho conosciuto in nazionale. 

Poi in nazionale avevi Riva, Domenghini, De Sisti, Rivera, dove sono oggi questi calciatori? Oggi la nazionale italiana fa ridere. I vivai per esempio bisognerebbe darli a chi sa lavorare con i giovani, non al figlio dell'amico del presidente.

 Io ti voglio veder lavorare sul campo, sai insegnare qualcosa ai giovani o sei solo l'amico del figlio del presidente? Io ho visto degli allenamenti ed è roba da ridere. 

Oggi io non mi diverto e poi ci sono le seconde voci che rompono con quei termini strani: quello non ha mai giocato al calcio, ma da giudizi. Ma chi sei? Ma come fai se non hai mai giocato? Io quando andavo in tv divertivo la gente e facevamo ascolti perché per 40 anni sono stato nel calcio e parlavo a ragion veduta. 

Se mi invitavano per una trasmissione di tennis rispondevo di chiamare chi se ne intende. Poi i procuratori tutti i soldi che guadagnano, due milioni di parcella per un giocatore ceduto, mavvia".

Ci racconta un aneddoto legato a Chinaglia?

"Io non ho giocato molto in nazionale, ma Long John era di una simpatia unica. Lui mi aveva in simpatia, ero amico di Maestrelli, quando giocavo contro la Lazio marcavo Re Cecconi, per cui sono stato tanto male quando è morto. 

Luciano lo marcavo, era un bel duello, eravamo diventati amici, ma con Frustalupi stesso, con Garlaschelli, D'Amico, me li ricordo tutti. Era divertente, poi c'era un allenatore che non vendeva fumo, era capace e vinceva lo Scudetto in silenzio. 

Oggi urlano, sbraitano, si levano la maglia: se bastasse urlare per vincere basterebbe prendere Tarzan. Io sono favorevole a fare un anno di contratto, poi se sei andato bene verso fine campionato ti chiamo e magari lo raddoppio. 

Ranieri quando è andato in Inghilterra fece mettere il premio per la vittoria del campionato di 5 milioni di sterline e li ha vinti. Il presidente glieli ha dati volentieri. Oggi ci sono allenatori che sono fermi da 3-4 anni perché avevano ottenuto contratti lunghi e stanno a casa senza fare neulla. Poi dice le società vanno in fallimento...".

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