La Fiorentina strapazza il Genoa con un 4 a 1 che difficilmente il popolo rossoblu dimenticherà. Un ritorno in massima serie che nessuno si sarebbe mai immaginato e nonostante la cornice perfetta del sold-out di Marassi, dopo appena dieci minuti la Fiorentina si trova in vantaggio grazie alle reti di capitan Biraghi, con una grande azione personale, e a terminator Bonaventura. Il grifone prova a reagire con Gudmundsson, ma a cinque minuti dal termine Nico Gonzalez cala il tris. Nel secondo tempo parte meglio la formazione ospite che cala il poker grazie ad un'invenzione geniale da parte di Bonaventura per l'inserimento di Mandragora, ma dopo appena due minuti Biraschi accorcia le distanze con una girata da centravanti. Il Genoa non riesce ad amministrare al meglio, e la Fiorentina crea diverse occasioni. Il ritorno in Serie A è amaro come risultato per il Grifone, mentre la Fiorentina riprende il campionato sulla cresta dell'onda.

TRIS VIOLA E BLACKOUT GENOA


In un Marassi rossoblu il botteghino è chiamato al sold-out. Il ritorno in Serie A del Genoa ha riscaldato una piazza storica, che si è già posta grandi aspettative e può contare sull’affetto dei tifosi che possono vantare il record di 27777 abbonamenti per questa stagione. D’altro canto la prima avversaria è la Fiorentina, che dopo le finali di Coppa Italia e Conference League vuole riconfermarsi ad alti livelli. Alberto Gilardino schiera i padroni di casa con un 3-5-1-1 con Albert Gudmundsson a spalleggiare il neoacquisto Mateo Retegui, mentre Vincenzo Italiano imposta la formazione con un 4-2-3-1 con Brekalo, Bonaventura e Nico Gonzalez alle spalle del neoacquisto Mbala Nzola e facendo esordire il giovane classe 2004 Kayode.
La Fiorentina prova a pressare subito al meglio, ma il Genoa con un gran tacco di Albert Gudmundsson riesce ad innescare Mateo Retegui che crossa rasoterra sul secondo palo alla ricerca di Martin, che guadagna un calcio d’angolo, non sfruttato.  Nell’azione successiva, al 4’ , Biraghi con una grandissima azione personale sblocca la gara con due dribbling ad eludere gli interventi di Biraschi e Bani e il suo tiro sul primo palo viene deviato da Martinez, palla che si insacca sotto al sette. Fiorentina in vantaggio e Genoa che deve subito inseguire il risultato. 
Raddoppio all’ 11’ della Viola con un tiro da fuori di x, il tentativo viene smorzato sul palo dall’intervento di Martinez, ma sulla respinta Bonaventura si avventa come un rapace ed insacca la rete che equivale al raddoppio dei toscani. Il possesso palla della Fiorentina diventa sempre più efficace con il passare dei minuti, per questo Gilardino alza Thorsby in marcatura sul palleggiatore viola Arthur, ma nonostante ciò al 20’ Retegui, estenuato dal pressing, viene ammonito per un intervento ai danni di Kayode, ma i padroni di casa riescono a ripartire e Frendrup riesce a guadagnare una punizione sulla fascia destra con l’aggiunta dell’ammonizione di Biraghi. Sugli sviluppi della palla inattiva, viene pescato Retegui che fa un’ottima sponda per Badelj: il centrocampista libera il destro che termina di poco a lato accompagnato dal boato dei tifosi di casa, ma il tutto viene fermato per una posizione di fuorigioco del nuovo attaccante rossoblu. Arthur gestisce alla grande una palla a mezza altezza ed evita la chiusura difensiva dei padroni di casa, ma il
Genoa riconquista al meglio palla e prova ad innescare Frendrup che conquista un un altro calcio piazzato a causa di un fallo di mano di Ranieri che interrompe un buon contropiede, ma dalla situazione di palla inattiva non nascono pericoli per la retroguardia ospite. La Fiorentina prova a creare altre insidie con le spinte esterne del giovane Kayode e di Biraghi, ma i primo due tentativi vengono sprecati al limite dell’area dai trequartisti Bonaventura e Gonzalez, nella terza Brekalo fa un ottimo velo e lascia scorrere la palla verso Nzola, il centravanti spalle alla porta viene contenuto da Dragusin che allontana.
La Fiorentina prosegue il pressing e Nzola riconquista un pallone sulla trequarti, l’ex Spezia parte in break e cerca la gloria personale, il tiro viene respinto e la sfera termina tra i piedi di Bonaventura che guadagna un calcio d’angolo grazie all’intervento in extremis di Biraschi. Lo stesso Bonaventura si incarica di battere il corner e traccia un arcobaleno perfetto per l’inserimento di Nico Gonzalez che colpisce di testa e la sfera bacia delicatamente la rete: 3 a 0 per la Fiorentina con il cronometro che segna il 39’. Nel finale il Gudmundsson cerca di inventare e rialzare i padroni di casa, ma la difesa viola non fa nessuna piega e provano a ripartire innescando Mandragora: il centrocampista si presenta al limite dell’area dopo una bella incursione alla ricerca del tocco di Bonaventura, ma al momento del cross per Nzola calibra male e sciupa l’occasione per siglare il poker e facendo così calare il sipario in un Marassi deluso e sconfortato da questi primi quarantacinque minuti.

BOTTA E RISPOSTA

La gara riprende, ma il calore della tifoseria rossoblu sfocia nell’eccesso con il lancio di un fumogeno sul terreno di gioco che causa la momentanea interruzione della gara e preannuncia che il secondo tempo a Marassi sarà infernale per la formazione ospite. Gudmundsson recupera palla a metà campo e viene innescato con un delizioso tocco sotto da parte di Hefti, ma il cross della mezza punta islandese non pesca il movimento di Retegui e la difesa ospite allontana. Sull’altro fronte la Fiorentina amministra e la difesa genoana non riesce ad allontanare la sfera, capitan Biraghi conquista un angolo, ma Dragusin riesce a sventare il pericolo e scaccia le insidie. Al 56’ Bonaventura riceve una palla al limite dell’area e con uno scavetto squisito serve il movimento di Mandragora che appoggia comodamente alle spalle di Martinez e cala il poker. Ma il Genoa non si da per vinto e sugli sviluppi di un calcio d’angolo ci pensa Biraschi ad accorciare le distanze dopo neanche due minuti con una giocata da bomber d’area, nonostante sia un difensore centrale, e accorcia le distanze tra le due compagini. Gilardino tenta il tutto per tutto e prova a mischiare le carte in tavola inserendo Jagiello, Vasquez ed Ekuban, spostando l’assetto su un’asticella più offensiva. Il solito Gudmundsson, con la complicità della freschezza di Ekuban, prova a sfondare la muraglia gigliata, ma Milenkovic non si fa sorprendere e sventa il pericolo. La gara prosegue con possessi palla alternati da entrambe le squadre, la stanchezza aumenta con il passare dei minuti e il Genoa non trova la lucidità giusta per ripartire. Dopo il cooling break Nzola si libera al limite dell’area e scarica palla a Milenkovic, rimasto in posizione offensiva in seguito ad un calcio piazzato, ma il tentativo del difensore serbo termina alto sopra la traversa e Martinez lo accompagna con lo sguardo. Il solito Gudmundsson prova ad accendersi, ma Ekuban non controlla il pallone servitogli in area e la Fiorentina riesce a sventare il tentativo locale. Il neoentrato Sottil, entrato al posto di Nico Gonzalez, procura un calcio di punizione sull’out di sinistra e causa l’ammonizione a Bani, ma anche da questo calcio piazzato non nascono pericoli e, in seguito, Vincenzo Italiano applica una tripla sostituzione che permette a Kayode, Mandragora e Nzola di ricevere la standing ovation dal proprio pubblico e lasciano spazio all’esordio dell’acclamatissimo Beltran. Negli ultimi minuti il solito Gudmundsson prova a ripartire e viene steso dall’irruento Milenkovic, che viene sanzionato con un cartellino giallo. Nel finale gli spazi sono lunghissimi e il neoentrato Infantino pesca Beltran, il centravanti viola si fa ipnotizzare da Martinez che neutralizza il tentativo della Fiorentina, ma il direttore di gara ferma gli eventuali sviluppi per posizione di fuorigioco. Spazio anche per Ekuban, che vince le sportellate con l'ammonito Milenkovic e scucchiaia sul secondo palo per Gudmundsson, che colpisce male di testa e la sfera rotola lentamente a lato sul triplice fischio finale. Una gara a senso unico che ha visto un Genoa molto passivo contro una Fiorentina eccellente, ma che può contare su una tifoseria unica e passionale che non vede l'ora che sia ancora domenica.

IL TABELLINO

RETI: 5’ Biraghi (F); 11’ Bonaventura (F); 39’ Nico Gonzalez (F); 56’ Mandragora (F); 58’ Biraschi (G)
GENOA (3-5-1-1): Martinez 5 ; Biraschi 5.5, Bani 5.5, Dragusin 6; Martin 5.5 (14' st Ekuban 6), Thorsby 6, Badelj 5 (14' Jagiello 5.5), Frendrup 6.5, Hefti 5.5 (14' st Vasquez 5.5); Gudmundsson 7; Retegui 5.5. All. Gilardino 5.5. A disp. Leali, Sommariva, De Winter, Coda, Aramu, Puscas.
FIORENTINA (4-2-3-1): Terracciano 6; Kayode 7 (81' Dodo sv), Milenkovic 6.5, Ranieri 6.5, Biraghi 7.5; Mandragora 7 (81' Duncan sv), Arthur 7.5; Brekalo 7, Bonaventura 8 (88' Infantino sv), N. Gonzalez 7 (71' Sottil 6); Nzola 7 (81' Beltran sv). All. Italiano 8. A disp. Martinelli, Christensen, Sottil, Jovic, Sabiri, Martinez Quarta, Amrabat, Comuzzo, Parisi, Kokorin.
ARBITRO Ayroldi 6.5
AMMONITI: Retegui (G); Biraghi 23’ (F) fallo su Frendrup; 80’ Bani (G); 87’ Milenkovic (F)

 

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