Il mese d'ottobre si sta per avvicinare e come da tradizione dal 2022 verrà assegnato il Pallone d'Oro da France Football. Le discussioni in merito a quanto effettivamente abbia senso assegnare un premio simile sono infinite da sempre, anche se alla fine ci si ritrova sempre a dibattere su chi debba vincere il premio (salvo casi unanimi come Karim Benzema nel 2021-2022).

La stagione 2023-2024 non fa eccezione e dopo l'ufficializzazione dei 30 candidati per la corsa al premio più ambito da un singolo giocatore, risulta inevitabile chiedersi chi sia il più meritevole tra i suddetti 30 per vincere la prestigiosa sfera dorata.

Spuntano innanzitutto alcuni profili della Serie A, come Hakan Calhanoglu (Inter), Ademola Lookman (Atalanta) e Lautaro Martinez (Inter), anche se risulta molto poco probabile l'idea che uno dei quattro possa ambire alla vittoria del Pallone d'Oro.

Mancano inoltre sia Cristiano Ronaldo, sia Lionel Messi, un evento pressoché inedito che non avveniva dal lontano 2003

I principali favoriti: Vinicius, Rodri e Bellingham

Innanzitutto è doveroso partire con quelli che sono i principali favoriti per la vittoria finale, che non possono che essere Vinicius, Rodri e Jude Bellingham.

L'ala brasiliana del Real Madrid, dal principio, si è consacrata ancora una volta come una delle stelle più luminose del firmamento calcistico mondiale, dominando la Champions League da MVP (6 gol e 4 assist in 10 partite, con tanto di gol in finale) e contribuendo alla vittoria della Liga e della Supercoppa di Spagna per le Merengues. Per Vinicius sarebbe la vetrina perfetta per la consacrazione individuale definitiva (come se già il campo non avesse fatto abbastanza).

L'opaca Copa America negli Stati Uniti potrebbero però rappresentare una criticità significativa per la candidatura di Vinicius, in quanto potrebbe essere utilizzato come argomento dai giurati di France Football per favorire Rodri, stratosferico in Premier League per la causa del Manchester City e determinante in mezzo al campo per il trionfo della Spagna di Luis de la Fuente ad Euro 2024. Per lo spagnolo sarebbe il modo migliore per sugellare il credito ottenuto dagli addetti ai lavori per gli ultimi anni.

E se la vittoria di un centrocampista - nella fattispecie un mediano - può essere una suggestione significativa per la corsa al Pallone d'Oro, non si può escludere anche Jude Bellingham dalla contesa, seppur probabilmente indietro - di poco - rispetto a Vinicius e Rodri a causa di un Euro 2024 un po' singhiozzante nelle performance complessive. Da non dimenticare inoltre che l'inglese si sia consacrato come MVP della Liga, siglando gol e assist pesantissimi per la stagione dei Blancos, e ciò potrebbe pesare nei giudizi dei giurati.

Ad ogni modo, tutti e tre hanno argomenti solidi per perseguire la vittoria del premio più ambito, ora la palla passa ai giurati di France Football che decideranno quali discriminanti favorire a discapito di altre.

Vinicius
Vinicius Brasile

I possibili outsider, spunta anche Lautaro

Alla luce del quadro delineato per i principali favoriti per la corsa al Pallone d'Oro, è impossibile escludere dalla questione gli outsider, ovvero quei giocatori che risultano essere meno quotati, ma che possono avere una chance per arrivare addirittura al podio.

Uno di questi è senz'altro Lautaro Martinez, capocannoniere ed MVP della Serie A per l'Inter, nonché capocannoniere e match winner della Copa America per conto dell'Argentina di Lionel Messi. Il Toro ha vissuto quella che al momento è la miglior stagione della sua carriera e non è da escludere completamente che possa approdare alla Top 5 del premio di France Football.

Diverso è il discorso di Dani Carvajal, vincitore di diversi trofei, ma la cui stagione verrà probabilmente sopravvalutata (è stata al massimo discreta) per una mera conta superficiale dei trofei, senza entrare però nel merito del reale impatto avuto dal terzino destro del Real Madrid. D'altronde il Pallone d'Oro ha anche i trofei tra i criteri principali e vi è la sensazione che Carvajal possa ottenere un credito immeritato nella classifica finale.

Non deve essere escluso del tutto anche il fatto che Lamine Yamal, autore di una stagione magnifica e di un Europeo celestiale all'età di soli 17 anni, possa finire in Top 10. Per il baby prodigio del Barcellona sarebbe un attestato del suo immenso talento da parte degli addetti ai lavori.

Lautaro Martinez
Lautaro Martinez
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