Il Bologna comincia la stagione di Serie A 2024/2025 con aspettative molto elevate. Dopo un annata incredibile in cui gli uomini di Thiago Motta hanno sorpreso tutti concludendo al quinto posto e ottenendo una qualificazione storica in Champions League, i tifosi si aspettavano di ricominciare proseguendo con l'entusiasmo con cui era terminato lo scorso campionato.

Dalle prime due partite la gioia ha iniziato a calare, due sfide poco convincenti e un mercato non all'altezza preoccupano i tifosi bolognesi. Calafiori e Zirkzee sono andati via, la rosa si è indebolita e Italiano deve ancora trovare la quadra. Cos'è successo alla squadra da Champions dell'anno precedente?

Bologna fuoco di paglia? Italiano non convince

La sfida con il Napoli al Maradona è stata una batosta difficile da digerire. Un Bologna che per la prima parte di gara è stato in parte sottomesso dalla squadra di Conte, aggressiva e pronta a sfruttare ogni ripartenza. Il primo gol siglato da Di Lorenzo arriva da una splendida azione degli azzurri in cui la difesa, dopo l'uscita preventiva per infortunio di Erlic, non è stata capace di reggere i contropiedi fulminei del Napoli.

Nella prima metà di gara i rossoblu ci hanno provato senza mai essere realmente pericolosi, tranne per qualche occasione in cui Meret è stato impensierito da Castro, ma nulla di fatto. Un Bologna poco concreto, che arriva male sottoporta e vulnerabile alle ripartenze. Italiano deve ancora amalgamare il gruppo e le idee, ma se si continua in questo modo la stagione sarà travagliata.

Giovanni Simeone
Giovanni Simeone nel momento del gol al Bologna (ph. Image Sport)

Cosa serve a questo Bologna?

Le note da analizzare dopo Napoli-Bologna sono principalmente tre. In primis il Bologna ha bisogno di un altro centrale, Erlic uscito anzitempo è un grosso allarme per la difesa traballante di Italiano. Sia numericamente che qualitativamente è necessario aggiungere un uomo capace di adattarsi alla difesa del mister, e Kiwior potrebbe essere la scelta adatta.

Da migliorare la compattezza e il gioco senza palla, il centrocampo del Napoli ieri ha dominato in lungo e largo con Anguissa e Lobotka onnipresenti in ogni situazione. Anche il pressing offensivo va gestito meglio, spesso i rossoblu si sono trovati a dover correre all'indietro con gli azzurri che superavano la pressione con pochissimi passaggi.

E poi l'attacco, a Castro sono arrivati pochi palloni, Orsolini e Ndoye spesso raddoppiati o comunque dal lato destro Buongiorno non ha avuto alcun tipo di problema. Il centrocampo dovrà farsi vedere di più e meglio se si vuole arrivare al tiro, nel corso della partita le due ali sono state sempre in difficoltà, soli contro una difesa e un centrocampo fin troppo ben schierati.

Stefan Posch e Alessandro Buongiorno
Stefan Posch e Alessandro Buongiorno (ph. Image Sport)
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