Ecco cosa scrive tra le pagine de Il Giornale, Tony Damascelli a poposito dell'arrivo di Cristiano Giuntoli alla Juventus:

"Dal Cristiano che devasta i conti a quello che lo sistemerà".  Accade alla Juventus di Torino, da Ronaldo a Giuntoli, storie diverse ed opposte ma la situazione è critica e non consente giochi di parole. Questo accade nel calcio italiano, là dove in assenza di materia prima, dunque di calciatori buoni, si ricorre agli sciamani di mercato, figure capaci di trasformare la crisi in benessere. È appunto il compito dei direttori sportivi, un ruolo quasi cancellato a causa dell'okkupazione di procuratori e chief executive ma è un ritorno al football antico che lasciava spazio e facoltà di azione agli uomini di campo, a coloro che nulla sapevano degli algoritmi ma ai quali bastava il fiuto, l'osservazione, dunque lo studio e l'impegno quotidiano. Il toscano saprà muoversi a Torino non più tra gli stramilioni di ieri ma tra i debiti e le perdite di oggi, una mission altrimenti impossible per chi è abituato al caviale e champagne e ne ha combinate mille, il calcio ha bisogno di ritrovare una dignità e una dimensioni "umane". 

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