Dopo tredici stagioni torna all'Udinese Alexis Sanchez, pronto a infiammare e a far sognare il pubblico del Friuli (nel frattempo diventato prima Dacia Arena e ora Blue Energy Stadium). L'attaccante cileno infatti (forse il principale colpo di mercato dei friulani fino ad ora) il 10 agosto, è stato ufficializzato dal club bianconero, dopo aver firmato un contratto che lo legherà al club del Patron Pozzo per due stagioni, fino a giugno 2026. 

Dove tutto è cominciato: el Niño Maravilla torna dove è diventato grande

Facciamo un passo indietro, forse anche più di uno, e torniamo all'estate del 2008. L'Udinese fa rientrare alla base un giovane attaccante cileno dalle ottime prospettive già acquistato due anni prima.

Nel 2006 infatti i friulani si assicurano  il cartellino del 16enne Alexis Sanchez, talento giovanissimo del campionato cileno in forza al Cobreloa che in patria stava già mostrando grandi cose, tanto da meritarsi il soprannome di Niño Maravilla (bambino prodigio).

L'Udinese però pensa che due anni di prestito per crescere ulteriormente, in un contesto calcistico che gli appartiene, possano essere molto utili. E così sarà. Due ottime stagioni ancora in Sudamerica, prima al Colo-Colo (uno dei principali club in Cile) e poi al River Plate. 
Nell'estate 2008, a 20 anni, Alexis è pronto per il grande salto in Europa e per unirsi al gruppo guidato da Pasquale Marino. 

Alexis Sanchez
Alexis Sanchez con la maglia dell'Udinese nel 2011 (ph. Image Sport)

Dopo un settimo posto nella stagione 2008/2009, la stagione 2009/2010 si rivela estremamente complicata. Pochi gol per Sanchez e 15esimo posto per i bianconeri che decidono di cambiare completamente rotta, esonerando Marino e puntando tutto su Francesco Guidolin, l'uomo che, forse, più di tutti ha scritto la storia recente dell'Udinese e ha tracciato il destino di Alexis Sanchez.

La stagione 2010/2011 si rivela infatti un successo. L'Udinese chiude al quarto posto in campionato giocando un calcio dinamico, verticale ed estremamente divertente e piacevole da osservare. La mano di Guidolin si vede eccome anche in Alexis, il quale chiuderà la stagione con 12 gol e 11 assist, formando un'implacabile coppia d'attacco con Totò Di Natale. 

Oltre ai numeri però, a impressionare sono la qualità delle giocate di Sanchez, doppi passi, allunghi, piroette sul ballano che fanno ammattire i difensori di tutta la Serie A, tanto da attirare l'attenzione di un club che, proprio in quegli anni, stava rivoluzionando, probabilmente la storia del calcio.  A fine anno infatti Sanchez lascia Udine, per raggiungere Leo Messi nel Barcellona di Pep Guardiola, per una cifra intorno ai 37 milioni di euro. 

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