Dalle critiche della passata stagione alla rinascita

Se si ripercorressero gli ultimi due anni della carriera di Darwin Nunez (coincidenti con le sue prime due stagioni con la maglia del Liverpool), ci si accorgerebbe della poca linearità della sua crescita nel corso della stagione 2022-2023, contraddistinta da un rendimento poco fruttuoso dal punto di vista realizzativo. Certamente le difficoltà di quella stagione dei Reds non avevano aiutato per la crescita del classe ‘99, che si era ritrovato a faticare all’interno di una squadra che doveva ridisegnare il proprio assetto tattico. 

Anche il Mondiale in Qatar non aveva pagato i dividendi, con Nunez che si è ritrovato a fornire prestazioni opache nella spedizione deludente della Celeste. Quella manifestazione aveva istillato non pochi dubbi sulla capacità futura da parte di Darwin nel raccogliere la pesante eredità di due mostri sacri del calibro di Edinson Cavani e Luis Suarez

Nella scorsa stagione, Darwin ha fatto senz'altro un passo in avanti dal punto di vista del rendimento, anche se continua a rimanere il neo della mancanza di cinismo sotto porta. Secondo i dati emersi da FBRef, infatti, Nunez ha segnato soltanto 11 gol in Premier League, al fronte di 16,3 xG, presentando quindi un deficit realizzativo di -5,3 in merito ai gol che avrebbe dovuto segnare per le occasioni avute.

Nonostante ciò, Nunez ha anche collezionati numeri tra Club e nazionale d'assoluto profilo, avendo prodotto 28 gol e 15 assist in 3750 minuti giocati (il corrispettivo di quasi 42 partite effettive). Ciò conferma il suo impatto dal punto di vista offensivo, figlio di un pacchetto tecnico che lo rende un calciatore straordinariamente inserito nel gioco, nonché prolifico dal punto di vista dei G/A, benché necessiti di un calcio votato alla verticalità e alla produzione massiccia di occasioni da reti.

Darwin Nunez
Darwin Nunez (ph. Image Sport)

Ciò non gli ha però impedito di essere insieme uno dei migliori attaccanti del calcio sudamericano già alle porte di questa Copa America. Per fare un confronto statistico con un altro centravanti di spessore assoluto, Lautaro Martinez, che esattamente come Nunez ha segnato due gol nelle prime due partite di questa Copa America, ha distribuito 32 gol e 4 assist all'interno di 3970 minuti giocati (circa 44 partite effettive). 

Il Capitano dell'Inter ha sicuramente un maggiore istinto realizzativo, ma Nunez ha una produzione maggiore di G/A, riuscendo ad emergere soprattutto come uno dei migliori assist-man tra i partecipanti della massima competizione sudamericana.

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