La nuova Juventus con Motta

Quale sarà dunque la nuova strategia della Juventus di Motta?

La Juventus è in costruzione. E i nomi che circolano, oggettivamente, fanno sognare. Meglio non sognare troppo, perché tra Sancho e Cancelo, tra Koopmeiners e Todibò, uno si chiede: come potrà mai fare Giuntoli a chiudere affari del genere, e contemporaneamente tenere in ordine, come giustamente chiede l'azionista di maggioranza, i conti?

 Ne sono finora arrivati tre: E pur non essendo dei top players, sono tuttavia giocatori di qualità. Arrivassero solo anche i primi due da me segnalati sarebbe una Juventus assai competitiva.

Auguri a Thiago Motta. Da lui il popolo juventino si aspetta tanto. Io ancora una volta invito tutti ad avere pazienza. La Juventus sta vivendo con Motta una mutazione genetica. Già tentata con Maifredi e con Sarri. La speranza è che con Thiago Motta sia la volta buona.

È passato (con correzione) l'emendamento Mulè. Tradotto: la Lega di serie A avrà una autonomia dalla Federazione che mai finora aveva avuto. Tempi duri per Gravina: il governo gli piazza l'emendamento Mulè. 

Gli tirerà, Ceferin, una gomena per trarlo dalle acque? Prima il governo aveva distrutto la inutile Covisoc (nominata da Gravina) con una “agenzia” indipendente che controllerà (finalmente si spera) i bilanci delle società.

 Gravina non si è dimesso nonostante il fallimento all'Europeo, ultimo atto di una serie di fallimenti. Inutile pensare che restando potrebbe fare le riforme. 

Mai farà quella della giustizia sportiva. Mai spingerà per ridurre il numero dei club professionistici. Una assurdità italiana: mostro cresciuto a dismisura per “saziare” la politica. Questo va detto. Gravina ha mille colpe. Ma questa situazione non l'ha creata lui.

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